Sui miei profili social (Instagram e Facebook) ho pubblicato una serie di post con mini-articoli sugli ormoni principali che regolano il nostro asse riproduttivo. In questo articolo cercherò di riassumere tutte le nozioni dando un senso logico e di connessione tra i vari protagonisti dell’equilibrio endocrino.

L’equilibrio ormonale è necessario per la fertilità (intesa come salute riproduttiva), per la fecondità (intesa come ricerca della gravidanza) e per la salute stessa del bambino.

Colui che regola buona parte dell’equilibrio ormonale è il Sistema Nervoso Centrale (ne ho parlato anche qui), in particolare l’Ipotalamo rappresenta il convertitore dei segnali nervosi in segnali endocrini o ormonali, “governando” l’intero Sistema Endocrino.

Ciascun cambiamento proveniente dall’esterno e dall’interno è in grado di alterare l’Equilibrio Ormonale, comprendendo:

  • Il cibo che mangiamo;
  • L’attività fisica svolta;
  • Le tossine che assorbiamo dall’ambiente e indirettamente dall’alimentazione (leggi qui e qui);
  • I livelli di stress presenti nella vita quotidiana (leggi qui e qui);
  • Cambiamenti nel peso e nella distribuzione del tessuto adiposo (leggi qui e qui);
  • Riduzione delle vitamine e dei minerali (leggi qui, qui e qui);
  • Presenza di infezioni (di cui ho parlato qui).

Quali sono gli ormoni importanti per la Fertilità?

Di seguito cercherò di riassumere gli “ormoni chiave” per la fertilità sia maschile che femminile (di cui ho accennato già qualcosa anche qui):

17 Beta Estradiolo (o E2)

E’ il principale estrogeno (di cui ho parlato anche qui) prodotto dai follicoli (sacchetti che contengono gli ovociti, di cui ho parlato qui) e dal corpo luteo (ossia ciò che resta del follicolo, leggi qui). Nella donna è fondamentale per il ciclo mestruale, per la salute delle ossa (motivo per cui durante la menopausa aumenta il rischio di osteoporosi), per la produzione del colesterolo (da cui derivano gli ormoni steroidei, leggi qui) e per la formazione dei caratteri sessuali secondari * responsabile delle curve della donna, in particolare i fianchi, delle labbra carnose e di un viso tondo.* Nell’uomo derivano dagli androgeni, mediante un meccanismo chiamato aromatizzazione, localmente a livello testicolare. Sono fondamentali per la fertilità maschile, ma se in eccesso *per la conversione del tessuto adiposo addominale* possono ridurne la fertilità, causando disfunzioni erettili, riduzione della libido, ridotta conta spermatica e bassa produzione del liquido seminale (di cui ho parlato qui).

Ci sono alimenti che influiscono sulla produzione degli Estrogeni?

Sono definiti come ormoni steroidi ossia provengono dal *colesterolo*, specialmente dal colesterolo LDL o anche detto “cattivo”: motivo per cui un’alimentazione priva di grassi non è mai ottimale per l’equilibrio ormonale (leggi qui).
Infine a livello alimentare è fondamentale sostenere la fase di detossicazione e turn-over degli estrogeni che avviene a livello epatico ed intestinale, in due fasi e con l’azione di numerosi protagonisti: CYP1A1, CYP1B1, CYPA4 nella prima fase e COMT nella seconda fase. In questa stagione c’è la famiglia delle crucifere a cui appartengono i broccoli, i cavoli, il cavolfiore ma anche i cavolini di Bruxelles.
Essi contengono il sulforafano, composto appartenente al gruppo degli Isotiocianati e che ha un ruolo importante nella metilazione del DNA (quindi anche per chi ha la mutazione MTHFR, leggi qui) e supporta l’azione di un enzima detto CYP che aiuta l’azione detossificante del fegato (fondamentale per il metabolismo e il turn over dei farmaci e degli ormoni, utile in caso di iperestrogenismo come presenza di fibromi o endometriosi), infine svolge un ruolo di “difesa” contro i radicali liberi prodotti dallo stress ossidativo (leggi qui).

Ma non solo, tutte le verdure Crucifere contengono un fitocomposto chiamato DIM O Dindolilmetano con azione principale nel metabolismo degli estrogeni e nel sostegno del sistema immunitario.
I germogli dei broccoli in particolare hanno una quantità molto alta di Glucorafanina il precursore del Sulforafano, ottimi da cuocere a vapore e mangiarli anche come insalata.

Progesterone

E’ sempre stato definito un ormone femminile al 100%. In realtà è prodotto dalle ghiandole surrenali dell’uomo e della donna nelle stesse percentuali. Nella donna è prodotto non solo dalle ghiandole surrenali ma anche dal corpo luteo, in modo da regolare il ciclo mestruale *in collaborazione con gli estrogeni*, regola la libido e anche lo spessore dell’endometrio garantendo il mantenimento della gravidanza, assieme alla sua produzione da parte della placenta, e lo sviluppo del bambino.

In particolare regola il rilascio dell’insulina, giocando un ruolo principale nel diabete e nell’insulino resistenza (spesso associata alla PCOS). Nell’uomo è prodotto anche dai testicoli, regola l’equilibrio ormonale con gli estrogeni e sostiene il sistema immunitario (leggi qui) essendo definito un vero e proprio ormone anti-infiammatorio. Infine regola anche il tono vascolare, regola i livelli di zinco (fondamentale per la fertilità maschile, leggi qui), i livelli di ossigeno e l’utilizzo del tessuto adiposo come fonte energetica.

Ormone Luteinizzante (LH)

E’ prodotto dalla ghiandola anteriore pituitaria, nella donna determina l’ovulazione e lo sviluppo del corpo luteo e la produzione del progesterone da parte di quest’ultimo. Lavora in sinergia con l’FSH (di cui parlerò in un altro articolo) e nell’uomo regola la sintesi e il rilascio del testosterone da parte delle cellule presenti a livello testicolare, definite come cellule del Leydig, determinando una buona produzione del liquido seminale.

Ci sono alimenti che influiscono sulla produzione dell’LH?
Come descritto anche in un capitolo intero del mio libro: l’alcol nella donna causa una diminuzione della secrezione dell’LH, purtroppo secondo gli studi non c’è una dose minima o trascurabile, tale da determinare cicli anovulatori.
Il consumo di acidi grassi insaturi e prodotti confezionati altera il giusto rapporto FSH/LH e infine l’insulino-resistenza (spesso “a braccetto” con la PCOS) interferisce con la giusta secrezione dell’LH, il cui picco è necessario per determinare dopo 17 ore lo scoppio del follicolo.
L’Agnocasto, spesso consigliato per il ripristino dell’equilibrio ormonale, come integrazione: non è indicato quando i valori dell’LH sono alti e maggiori rispetto all’FSH.

Testosterone

Nella donna è molto basso e regola la salute delle ossa e la salute riproduttiva (se in eccesso determina condizioni come la Sindrome dell’Ovaio Policistico o PCOS, leggi qui). Nell’uomo è prodotto primariamente dai testicoli, ma è anche prodotto in basse quantità dalle ghiandole surrenali

Altri ormoni sono importanti nell’equilibrio ormonale e di cui parlerò in seguito con articoli ad hoc come l’FSH, il cortisolo, il DHEA o Deidroepiandrosterone, Melatonina e Ossitocina.