Questo primo articolo farà parte di una serie che avrà come tema principale: l’integrazione

Le coppie, in particolare le donne, che cercano una gravidanza assumono e associano molti e molti integratori, all’alimentazione e al percorso di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), di cui spesso non conoscono i loro effetti e i loro benefici.

Bene, ho deciso di dedicare ogni settimana un articolo per ogni vitamina e micronutriente utilizzato nell’integrazione per la fertilità o IntegraFert come coniato dalla Dott.ssa Sabrina Fiorentino (che ha colto con me questa sfida per intraprendere un bel progetto di informazione online e cartacea che partirà a breve in collaborazione con la sua azienda Sestre, per approfondire l’argomento clicca qui).

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Il complesso delle vitamine B comprende anche la vitamina B9 o il famoso acido folico, di cui ho già parlato qui, sottolineando l’importanza della sua integrazione in forma attiva in chi ha la mutazione MTHFR (leggi qui). L’acido folico è essenziale non solo per la prevenzione della spina bifida nel feto ma anche per la donna stessa garantendo la sua salute cellulare, compresa quella ovocitaria, e la neurotrasmissione, essenziale a sua volta per l’equilibrio ormonale (come anticipato in questo articolo, qui, e sul mio ebook, clicca qui).

Tuttavia in tutto il complesso delle vitamine, oltre alla vitamina B9 o folato, spiccano loro due: la vitamina B12 e la vitamina B6.

Perchè sono cosi importanti?

Le vitamine B9, B6 e B12 entrano nel patway dell’omocisteina ossia un meccanismo che coinvolge molti protagonisti, come vedete nella foto in basso.

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Questo trio vitaminico ha un ruolo su tre livelli:

  1. Livello neurologico: stimolano la sintesi dei neurotrasmettitori, garantendo la funzionalità del sistema nervoso;
  2. Livello energetico: garantendo il metabolismo energetico, riducendo anche la stanchezza e la fatica muscolare;
  3. Livello anti-invecchiamento o anti-aging: garantendo il ciclo dell’omocisteina e il meccanismo di metilazione, aggiunta di gruppi metilici, che protegge il DNA da eventuali mutazioni, facilitandone la riparazione;

*Leggi qui per avere un approfondimento sulla metilazione*

Un deficit di una sola di queste vitamine è infatti causa dell’iperomocisteinemia, ossia un eccesso di omocisteina. Secondo alcuni studi infatti elevati livelli di omocisteina nel sangue e nel liquido follicolare, ossia il liquido in cui “galleggiano e si nutrono” gli ovociti femminili, può determinare una riduzione delle possibilità di successo della fecondazione assistita. Inoltre l’iperomocisteinemia è correlata anche con patologie cardiovascolari e con un aumento del rischio di infertilità.

Ogni volta che svolgo una consulenza, che sia di persona o online, cerco sempre di valutare anche l’integrazione della donna per poter dare un mio contributo con le mie conoscenze.

La Vitamina B12

La vitamina B12 è essenziale se presente in forma attiva ossia sottoforma di metilcobalamina e non la semplice cobalamina (leggete bene l’etichetta dei vostri integratori) in particolare se si ha la mutazione MTHFR, di cui ho parlato qui. La metilcobalamina infatti non necessita di trasformazioni per poter passare attraverso una barriera tra sangue ed encefalo, chiamata barriera ematoencefalica.

Come visto nella figura in alto è coinvolta nel ciclo dell’omocisteina e nel processo di formazione e sintesi del DNA, questo spiega la sua importanza anche nel garantire la salute delle cellule proteggendo il nostro corredo genetico dalle mutazioni a cui è sottoposto nel corso della vita. Inoltre dal punto di vista metabolico, la vitamina B12 aiuta il corpo a convertire i carboidrati e a regolare l’ovulazione.

Un deficit della Vitamina B12 è spesso associata a:

  • nella donna a infertilità e aborti ricorrenti;
  • nell’uomo bassi livelli determinano un basso numero di spermatozoi, scarsa motilità e teratozoospermia ossia un’alterazione della morfologia dello sperma, in quanto presente in alte concentrazioni nella testa dello spermatozoo;

Al tempo stesso anche valori troppo alti, anche al di sopra del valore medio del range di salute può essere indice di iperomocisteinemia sia nell’uomo che nella donna.

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In conclusione la Vitamina B12 assieme al folato o vitamina B9 garantisce la riduzione dell’omocisteina, sia nell’uomo che nella donna, garantendo la regolare ovulazione e lo sviluppo dell’endometrio, fondamentale per il mantenimento della gravidanza e del successo di un percorso di PMA, dopo il transfer.

Quali sono le fonti alimentari?

La vitamina B12 è presente nel manzo, granchio, vongole, ostriche, agnello, tonno, trota, salmone, sardine, vitello, latte, yogurt, formaggio, uovo e anche nell’alga dulse.

La Vitamina B6

La vitamina B6 è fondamentale per la produzione degli ormoni e per la loro regolazione, ho parlato abbondantemente degli ormoni che regolano il ciclo mestruale, sia qui che nel mio libro o ebook, clicca qui.

E’ una vitamina fondamentale per la fertilità:

  • nella donna è utilizzata nel trattamento della sindrome premestruale (PMS), regolando il ciclo mestruale, in quanto secondo alcuni studi migliora e incrementa la fase luteale, di cui ho parlato qui, essendo fondamentale per la produzione del progesterone e nella riduzione dei livelli di prolattina, riducendo di conseguenza le possibilità di aborto. Regola il rapporto tra progesterone ed estrogeni, per cui è fondamentale anche in caso di dominanza estrogenica come l’endometriosi, di cui ho parlato qui. Inoltre circa il 40% delle donne che usano contraccettivi come la pillola hanno solitamente bassi livelli di vitamina B6.
  • nell’uomo è necessaria, assieme alla vitamina B12, per la riduzione dell’omocisteina

Inoltre bassi livelli di vitamina B6 sia nell’uomo che nella donna sono associati a stati depressivi e calo di umore, molto comuni durante la ricerca della gravidanza, di cui ho parlato qui, in quanto coinvolta nella produzione della serotonina, l’ormone della felicità.

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Fonti alimentari

La vitamina B6 è presente nel pesce, pollo, vitello, maiale, manzo, uova, lenticchie, fagioli, arachidi, noci, semi di girasole, avocado, banane, cavoletti di Bruxelles, carote, piselli, cereali integrali

Ovviamente sia per l’integrazione che per l’alimentazione è essenziale la personalizzazione! Gli alimenti indicati non sono ottimi per alcune situazioni particolari, chi ha cominciato un percorso terapeutico per la fertilità con me ha già intravisto alimenti che per il suo caso non sono indicati e lo stesso vale per l’integrazione. Fatevi seguire da professionisti esperti senza il fai da te!