La scorsa settimana ho anticipato sul mio profilo Facebook la pubblicazione di questo articolo, dopo aver letto su un contenitore per alimenti la scritta “BPA free”, promettendovi di parlare più nello specifico del bisfenolo A (BPA) ma soprattutto più in generale dei disregolatori endocrini o meglio conosciuti come “hormone disrupting chemicals”.

L’argomento è molto vasto e purtroppo sconosciuto per molti, soprattutto da parte di coloro che non stanno attraversando il periodo di ricerca di una gravidanza e che non sono attenti a tutti i fattori che potrebbero influire negativamente sulla loro fertilità e sull’esito positivo del percorso di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).

Ho deciso perciò di parlare inizialmente in maniera generica delle tossine ambientali, appartenenti alla classe delle tossine che possono influire con la fertilità e la nostra salute, analizzando nello specifico quelle più importanti e più comuni, presenti nell’aria, nell’acqua e nei nostri cibi.

I disregolatori endocrini

Le tossine di cui parlerò conosciute come disregolatori endocrini, sono presenti in molti prodotti che noi utilizziamo giornalmente, oltre all’ambiente in cui viviamo, come lozioni, trucchi, saponi, prodotti per la pulizia, contenitori per alimenti. Per definizione vanno ad alterare la funzionalità endocrina, quindi il nostro equilibrio ormonale in differenti modi provocando:

  • Alterazioni della funzionalità tiroidea;
  • Alterazioni dell’apparato riproduttivo e ridotta fertilità;
  • Alterazioni dello sviluppo, incluse malformazioni congenite;
  • Alterazioni del sistema neuro-comportamentale;
  • Contribuiscono allo sviluppo di disturbi metabolici come obesità, insulino-resistenza, diabete di tipo II;

In quale modo agiscono riducendo la fertilità?

Nel mio lavoro ritengo fondamentale spiegare il perché di ogni cosa per poter far si che il messaggio venga recepito e non arrivi in maniera passiva perciò cercherò di spiegare in maniera semplice e non molto scientifica come questi disregolatori endocrini incrementano o riducono il livello di ormoni circolanti nel nostro sangue, con il conseguente effetto di alterare il ciclo mestruale, la funzionalità della tiroide e possono anche modificare la risposta del nostro corpo allo stress.

Comincerò parlando del famoso Bisfenolo A (BPA) riconosciuto ormai ufficialmente come hormone disruptor o disregolatore endocrino, tanto da eliminarlo per legge dai prodotti per bambini come i biberon o dalle bottiglie d’acqua in plastica dura. Il BPA infatti è utilizzato per creare resine epossidiche come il policarbonato (PC) utilizzato appunto per creare materiali in plastica dura che spesso utilizziamo come contenitori per alimenti.  Inoltre è presente in molti contenitori per alimenti in metallo (ecco perché sconsiglio alle mie pazienti il consumo di cibi in scatola, come il tonno, è preferibile quello in vetro), nelle plastiche utilizzate per avvolgere e per conservare gli alimenti, spesso si mantiene l’alimento all’interno della plastica anche durante la cottura in forno o nel microonde creando la giusta condizione per far si che le sostanze chimiche contenute nella plastica passino all’interno dell’alimento (lo stesso vale per le bottiglie di plastica lasciate al sole in macchina).

Il BPA in particolare agisce mimando l’azione degli ormoni, legandosi ai loro recettori specifici (insomma sono come dei tarocchi degli ormoni) alterando di conseguenza la produzione ormonale e la funzionalità degli organi che sono regolati dagli ormoni. Inoltre il BPA è stato anche ritrovato nel cordone ombelicale di bambini appena nati, dimostrando la sua capacità di oltrepassare la placenta durante la gravidanza, contribuendo nell’insorgenza di condizioni come l’endometriosi, fibromi, seni fibrocistici e sindrome premestruale.

In conclusione questo articolo non vuole creare allarmismo, ma dare degli spunti e delle informazioni sulle scelte alimentari che facciamo ma anche sui prodotti che contengono o che rivestono i nostri alimenti, che come tali non sono più inerti ma diventano essi stessi parte del nostro nutrimento. I prossimi articoli si focalizzeranno anche su altri due disregolatori endocrini come il mercurio e gli ftalati, quest’ultimo assieme al BPA si è visto che influisce su molti parametri anche del liquido seminale, e su come eliminare tali tossine.