La correlazione tra l’insulina e la fertilità è ormai nota da tempo, in genere quando nel mio ambulatorio parlo di cercare di regolare l’azione dell’insulina (“senza farla arrabbiare troppo ” paragonandola alla signorina Rottermeir come ho fatto in questo articolo, clicca qui) se si hanno squilibri ormonali o si cerca una gravidanza, lo sguardo dei miei pazienti è sempre un po’ perplesso in quanto si associa l’insulina con il diabete e non con la fertilità o problemi ormonali. In questo articolo cercherò di spiegarvi in maniera chiara, anche se basata su studi scientifici, la relazione e l’influenza che ha l’insulina, di conseguenza anche i picchi glicemici simili a montagne russe, sulla fertilità.
L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas, la sua funzione è quella di aiutare le cellule dei vari organi ad assorbire il glucosio, presente liberamente nel circolo sanguigno, in seguito ad un pasto abbondante o anche in seguito a piccoli snack ricchi di zucchero. Al contrario il suo rilascio è inibito in condizioni di ipoglicemia (ossia basso contenuto di glucosio nel sangue) o da alcuni ormoni.
Cosa succede quando le nostre cellule diventano sorde alle urla e ai comandi dell’insulina?
Nel momento in cui vengono rilasciate elevate quantità di insulina, soprattutto se gli snack o i pasti che consumiamo sono ricchi di carboidrati o zuccheri si va incontro ad una situazione di “assuefazione” in seguito ad alcuni meccanismi molecolari (come il diminuito numero di recettori, ossia dei veri e propri citofoni che servono per entrare nella cellula) o alterazioni che possono coinvolgere non solo i recettori ma anche l’insulina e i suoi antagonisti in circolo (come la presenza di anticorpi verso l’insulina) che alterano il processo finalizzato a riportare la glicemia nei giusti valori innescando la famosa insulino-resistenza.
L’insulino-resistenza e le sue conseguenze “spiacevoli”
Nel momento in cui si stabilisce la condizione di insulino-resistenza le nostre cellule sono ormai sorde o assuefatte alle urla e ai comandi dell’insulina, quindi non aprono le loro porte per far entrare il glucosio, che quindi resta libero nel sangue con conseguente iperinsulinemia (ossia elevata quantità di insulina nel sangue). Spesso questa condizione si associa alla presenza di ovaio policistico (PCOS), di cui vi avevo parlato anche qui, provocando un’alterazione degli ormoni sessuali con conseguenze sull’ovulazione.
Come l’insulino-resistenza incide sulla fertilità?
Una delle tante analisi del sangue a cui si sottopongono le donne che cercano una gravidanza sono la curva glicemica (clicca qui) e la curva insulinemica, un ginecologo attento cerca sempre di valutare anche questa componente in quanto alti livelli di insulina e di fattori di crescita insulino simili (IGF-1) stimolano l’iperproduzione di ormoni sessuali maschili e bloccano, allo stesso tempo, la produzione delle globuline leganti gli ormoni sessuali ( SHBG, una specie di autobus per gli ormoni) lasciando nel circolo sanguigno della donna un’elevata quantità di ormoni sessuali maschili o androgeni liberi. L’insulina inoltre promuove anche la produzione di androgeni ovarici e la sintesi del ormone luteinizzante (LH) alterando il ciclo mestruale e di conseguenza l’ovulazione (per avere un quadro più chiaro leggi anche questo articolo) aumentando anche i rischi di aborto qualora si aspettasse un bambino (cercherò anche di scrivere qualcosa riguardo le cause che possono aumentare i rischi di aborto).
Come agire dal punto di vista alimentare?
Come già anticipato è importante far si che i nostri livelli glicemici non siano delle vere e proprie montagne russe ma siano costanti durante tutto l’arco della giornata, quando stilo un piano alimentare in queste condizioni cerco sempre di svolgere un’educazione alimentare, cercando di far capire (a volte anche disegnando su un foglio) quelle che sono le varie reazioni (in termini di glicemia) del nostro corpo ad alcuni carboidrati rispetto altri (come per i grassi, esistono carboidrati buoni e carboidrati cattivi) prediligendo quelli a lento rilascio (ossia i prodotti integrali, ma che siano davvero integrali!) e non quelli troppo raffinati come pasta e pane bianco. Ricordando che l’abbinamento carboidrati a lento rilascio e grassi insaturi offrono un duplice beneficio per la fertilità!..cercherò in seguito di parlare anche dei tanto odiati e temuti grassi.