Il sistema immunitario è una “macchina” complessa che richiede l’intervento di numerosi protagonisti (organi, cellule, molecole) finalizzati allo svolgimento di due funzioni principali:
- Funzione di Difesa: al fine di difendere l’organismo da qualsiasi elemento estraneo e ritenuto “minaccioso”, sia esterno che interno al corpo;
- Funzione di Omeostasi: al fine di migliorare e garantire l’integrità dei tessuti, che svolgono con la loro continuità una funzione di barriera fisica (come la pelle).

L’immunità ossia la funzione del sistema immunitario si distingue in due tipologie:
- Immunità aspecifica o innata: responsabili della prima strategia di attacco, ma come dice il nome stesso è aspecifica in quanto non conosce l’agente “estraneo” ma si basa su armi generiche, pre-formate sin dalla nascita, che attivano l’immunità specifica. La risposta è identica e rapida, avviene dopo circa 3-12 ore.
- Immunità specifica o adattativa: attivata dall’immunità aspecifica in seguito al primo contatto con l’agente estraneo nel corso della vita e permette di attivare armi specifiche e in grado di riconoscerlo. Determinano la produzione di anticorpi o causano la citotossiticità ossia la morte cellulare. La risposta è ritardata, attivata da alcuni componenti dell’agente estraneo definiti come antigeni, avviene dopo circa 3-5 giorni.
Quali sono le armi coinvolte nelle due tipologie di immunità?
Le cellule coinvolte nell’immunità aspecifica o innata sono:
- Cellule dendritiche
- Mastociti
- Macrofagi
- Cellule Natural Killer
- Il complemento
- Granulociti (basofili, eosinofili, neutrofili)

Le cellule coinvolte nell’immunità specifica o adattativa sono:
Cellule o linfociti B→ producono anticorpi
Cellule o linfociti T→ producono CD4+ e CD8+. I CD4 sono i controllori massimi del sistema, e sono un gruppo piuttosto eterogeneo di cellule. Possono essere non ancora differenziati oppure essere già polarizzati in sotto classi:
- Th1: importanti per reagire contro batteri, virus e patogeni intracellulari e coinvolti in patologie autoimmuni organo-specifiche (leggi qui) come diabete I, tiroidite di Hashimoto, Morbo di Grave, Morbo di Crohn, psoriasi, celiachia e tante altre; Producono prodotti definiti come citochine che sono a favore dell’infiammazione o pro-infiammatori.
- Th2: importanti per reagire contro parassiti e miceti e coinvolti in patologie autoimmuni sistemiche (lupus, sclerodermia, eczema atopico, asma, sinusite…); Producono citochine che sono contro l’infiammazione o anti-infiammatori;
- Th17: importanti per reagire contro patogeni extracellulari e funghi, sono anche i più coinvolti nei meccanismi autoimmunitari in particolare psoriasi, artrite reumatoide, sclerosi multipla, MICI (di cui ho parlato qui), asma;
- Treg: Come dice il nome promuovo una regolazione immunitaria e intervengono al termine di un processo infiammatorio per promuovere la ricostruzione del tessuto danneggiato.
Le cellule in comune tra le due tipologie di immunità sono:
– Cellule Natural Killer – Cellule T Ɣδ |
Ho già parlato in precedenza (leggi qui) dell’azione del sistema immunitario nel mantenimento della gravidanza, motivo per cui ho deciso di elencare le varie “armi” del sistema immunitario e sottolineare l’importanza di alcuni test svolti in caso di poliabortività (di cui ho già parlato qui, in relazione alla mutazione MTHFR).

Il ruolo del sistema immunitario nel mantenimento della gravidanza
La gravidanza rappresenta una vera e propria invasione del corpo della donna, da parte di un corpo “estraneo” che per il 50% è “self“, ossia proprio della donna, e il 50% “non self“, facente parte del padre. Il sistema immunitario materno svolgere un’azione di tolleranza immunologica, in seguito all’invio di segnali specifici inviati alle cellule immunitarie della madre:
- Da parte delle cellule definite come T regolatorie (Treg), in quanto sopprimono l’attivazione delle cellule T;
- Mediante la secrezione di una proteina chiamata HLA G solubile che disattiva la risposta immunitaria innata, inattivando le cellule NK o Natural Killer.
Per cui nella tolleranza immunologica, che caratterizza la gravidanza: la risposta immunitaria innata viene soppressa mentre la risposta immunitaria adattativa viene ridotta. Le cellule T durante la normale gravidanza secernono prevalentemente citochine anti-infiammatorie (risposta Th2) rispetto all’aumento delle citochine pro-infiammatorie (risposta Th1) osservate invece in pazienti con aborti ricorrenti o poliabortività.

Inoltre le citochine pro-infiammatorie (tipo Th1) possono indurre la coagulazione del sangue e dei vasi che irrorano la placenta, determinando complicazioni e fallimenti della gravidanza o dei percorsi di PMA, motivo per cui molti centri di PMA richiedono il cosiddetto pannello trombofilitico che include test per le seguenti mutazioni genetiche:
- Mutazione del fattore V Y1702C
- Fattore V G1691A (Leiden)
- Fattore V H1299R (R2)
- Protrombina Fattore II G20210A
- b-fibrinogeno –455 G> A
- Fattore XIII V34L
- PAI 1 4G/5G
- Glicoproteina piastrinica umana HPA1 a/b (PLA1/PLA2)
- MTHFR C677T (di cui ho parlato qui)
- MTHFR A1298C (di cui ho parlato qui)
I risultati sono riportati come normali, eterozigoti (è mutata solo una delle due componenti ereditate dalla madre o dal padre) o omozigoti (sono mutate entrambe le componenti ereditate dai genitori).
Quali sono i test fondamentali per la diagnosi di cause immunologiche?
Seguirà un articolo anche su questo argomento, per il momento vi ricollego ai precedenti: leggi qui e qui.