Con questo articolo inizierò una serie di articoli sull’infertilità facendo riferimento ad un libro ben scritto, in italiano, “Abbi cura della tua Fertilità” scritto dall’embriologa Daniela Dale che ho avuto il piacere di acquistare a Padova durante il “Fertility Care”, evento sulla fertilità, di cui ero relatrice, organizzato all’interno del progetto “Fecondità Serena“.

Comincerò questa serie di articoli in cui il tema principale è l’infertilità e le sue cause, definendo, prima di tutto, l’infertilità come l’incapacità di concepire dopo 12/24 mesi di rapporti sessuali non protetti e mirati, ossia nel periodo dell’ovulazione. Le sue possibili cause infatti, come sono ben descritte nel libro, si possono classificare in:

  • Cause Immunologiche, determinate da un’iperattività del sistema immunitario;
  • Cause Ormonali, ossia associate all’equilibrio ormonale e al ciclo mestruale, nella donna, regolato dagli ormoni (leggi qui, per avere ulteriori chiarimenti);
  • Cause Organiche, ossia problematiche legate all’apparato riproduttivo e alla sua anatomia;

Quando stilo un piano alimentare, finalizzato alla ricerca di una gravidanza, il mio obiettivo è anche quello di ridurre l’iperattività del sistema immunitario, elemento importante anche nella fertilità, in quanto come scritto nel libro, in maniera molto semplice e chiara, il sistema immunitario ha il compito di essere sempre vigile nel rispondere al possibile “attacco” da parte di un “invasore” , questa risposta può anche avvenire in modo “aggressivo” attaccando gli spermatozoi e/o l’embrione in quanto sono dei veri e propri “estranei” al corpo della donna in particolare quando ci sono già in atto patologie autoimmunitarie, ossia quando il corpo riconosce come estranei componenti del proprio corpo e non solo verso dei veri e propri “estranei”.

Le patologie immunitarie avvengono in seguito ad una risposta alterata, spesso in ambulatorio mi capita di spiegarle ai miei pazienti paragonandole ad una donna isterica durante il ciclo mestruale (purtroppo è un brutto stereotipo ma rende bene), le sue risposte spesso sono esagerate, anche nei confronti di piccoli ed innocui stimoli, allo stesso modo il nostro corpo reagisce esageratamente verso stimoli innocui, detti antigeni, che fanno parte del nostro corpo, come cellule di alcuni organi determinato le corrispondenti patologie autoimmunitarie:

  • Celiachia, colpisce l’apparato digerente determinando uno stato d’infiammazione a carico dell’intestino tenue in seguito all’ingestione del glutine, presente nei cereali e anche in altri prodotti alimentari, determinando la reazione immunitaria nei confronti dei villi intestinali fondamentali per l’assorbimento delle sostanze nutritive, causando la perdita di peso o addirittura malnutrizione con carenze nutritive nel soggetto affetto.
  • Tiroidite, come la famosa Tiroidite di Hashimoto, causate dalla risposta del sistema immunitario nei confronti delle cellule della tiroide, riconoscendole come un nemico “estraneo” causa la riduzione della funzionalità della tiroide e la normale produzione di ormoni tiroidei.
  • Lupus, malattia autoimmune che colpisce più organi differenziandolo in Lupus eritematoso discoide, Lupus eritematoso sistemico, Lupus iatrogeno, e la rara forma di Lupus Neonatale.
  • Artrite reumatoide, determinata dalla risposta immunitaria nei confronti delle articolazioni del corpo determinando deformazioni degli arti, come quelle delle mani e dei piedi.
  • Sindrome o Morbo di Crohn,  patologia immunitaria determinata dalla reazione nei confronti dell’intestino tenue e del colon provocando danni ai tessuti, alle ghiandole intestinali e ulcere con conseguenza un’alterazione nell’assorbimento intestinale delle sostanze nutritive (fondamentali per migliorare la fertilità).
  • Colite ulcerosa, patologia immunitaria determinata dalla reazione nei confronti dell’intestino crasso, meno invasiva del Morbo di Crohn in quanto colpisce gli strati più superficiali. Come scritto anche dalla Dott.ssa Dale poiché la maggior parte delle patologie interessa l’apparato digerente si pensa che proprio lo squilibrio del microbiota (i batteri “buoni” presenti nell’apparato digerente) possa essere una possibile concausa, rinforzando la stretta correlazione tra la salute intestinale e la fertilità.
  • Anche altre patologie correlate con l’auto-immunità sembrano essere correlate come meccanismo d’azione, il diabete, la psoriasi e come scritto anche nel libro un altro possibile colpevole può essere l’anemia, carenze di ferro possono influire sulla fertilità, è bene dunque valutare le analisi del sangue e assumere integratori.
  • Anticorpi anti-spermatozoi maschili, di cui ho parlato qui, ossia il legame tra gli anticorpi, prodotti dal sistema immunitario dell’uomo, e gli spermatozoi in seguito alla rottura della barriera emato-testicolare, presente a livello dei testicoli, che dovrebbe impedire il contatto tra gli anticorpi e gli spermatozoi. Tra le cause che possono determinare la rottura della barriera emato-testicolare ci sono: il varicocele, biopsia dei testicoli, cancro ai testicoli, trauma accidentale dei testicoli, torsione del testicolo e infezione. Questo legame “indesiderato” interferisce con la motilità degli spermatozoi e anche con l’interazione con gli ovociti, ossia la cellula uovo femminile, nel momento della fecondazione.
  • Anticorpi anti-spermatozoi femminili, come riportato nel libro si pensa che ad ogni rapporto completo, il sistema immunitario della donna, entrando in contatto con gli spermatozoi rilascia un maggior numero di cellule T regolatorie che modulano la risposta immunitaria, riducendo lo stato infiammatorio del corpo e la sua aggressività (ricordate il paragone con la donna in fase mestruale?). Quindi il corpo femminile va “preparato” al concepimento con frequenti rapporti sessuali completi, anche durante la fecondazione assistita, se non ci sono infezioni nei due partner, aumentando le possibilità di successo e riducendo la possibilità di produrre, da parte del corpo della donna, anticorpi anti-spermatozoo. Infatti se tali anticorpi sono presenti nel muco cervicale della donna impediscono il raggiungimento dello spermatozoo a livello della cellula uovo, invece la produzione di cellule T regolatrici è in grado di ridurre la produzione di tali anticorpi e la risposta immunitaria anche nei confronti dell’embrione, che potrebbero ostacolare l’impianto in utero determinando la poliabortività.

*Ecco il motivo per il quale spesso tra le numerose analisi svolte dalle donne viene svolto l’immunofenotipo o il rapporto tra le citochine Th1/Th2 o la tossicità delle cellule natural killer, che seppur alleate del nostro corpo spesso possono reagire contro e non a favore*

Un aiuto dall’alimentazione

Nel prossimo articolo (è già in cantiere) cercherò di parlare della dieta anti-infiammatoria e in particolare di alcuni alimenti che possono alterare la risposta immunitaria come i cereali, in quanto contengono glutine o i latticini, non solo per il lattosio, i legumi, per il loro contenuto in lectine, e gli alimenti contenenti istamina, cercando anche di chiarire alcune variazioni e accorgimenti che svolgo nei piani alimentari delle coppie che seguo.

Ringrazio la disponibilità della Dott.ssa Daniela Dale per le avermi dato la possibilità di citare alcune parti del suo libro, ben strutturato e ricco di informazioni sulla fertilità che è difficile da trovare racchiuse in un solo libro ma soprattutto in italiano.