Continuando la serie di articoli relativi ai componenti di IntegraFert, in collaborazione con Sestre, dopo il primo articolo sul complesso delle vitamine B (leggi qui) oggi abbiamo deciso di parlare di un altro componente: il Citrus Aurantium o Arancio amaro.

Il Citrus Aurantium è quel frutto dato dalla riproduzione, volendo restare in tema, tra il mandarancio e il pumelo conferendo l’aspetto simile all’arancia ma il sapore molto più amarognolo e tipico del pumelo, che non è il pompelmo.

La storia e la diffusione di questo frutto, dall’India fino all’Italia Meridionale, è stata dettagliatamente spiegata qui dalla Dott.ssa Sabrina Fiorentino.

Quali sono i benefici del Citrus Aurantium relativi alla fertilità?

I benefici del Citrus Aurantium sulla fertilità, come tutti i frutti appartenenti alla famiglia del Citrus ossia gli agrumi, sono dati principalmente dal contenuto della Vitamina C.

La vitamina C ha una stretta relazione con l’equilibrio ormonale ma soprattutto con il sistema immunitario e con la salute spermatica.

Nella donna la vitamina C ha un ruolo importante nel regolare la funzionalità ovarica e il ciclo mestruale. In particolare stimola la produzione di collagene, fondamentale per la crescita dei follicoli e del corpo luteo (leggi qui cosa sono), riducendo l’eventuale formazione di cisti ovariche. Incrementa, inoltre, la fertilità nelle donne con difetto della fase luteale, ossia una riduzione della durata della fase luteale o progestinica (leggi qui) e un calo del progesterone.

Nell’uomo, invece, molti studi hanno dimostrato che il deficit di Vitamina C è strettamente associato alla riduzione del numero degli spermatozoi, ad una ridotta motilità e un’alterata morfologia spermatica.

Nell’articolo scritto dalla Dott.ssa Sabrina Fiorentino, qui, sono citati altri componenti importanti del Citrus Aurantium.In questo articolo, invece, voglio soffermarmi sull’importanza dell’integrazione del Citrus anche in patologie complesse come l’endometriosi, di cui ho parlato anche qui, valutando l’importanza dell’integrazione della Vitamina C non come singolo elemento ma sottolineando la sua interazione con altri elementi contenuti nel frutto stesso, come la sinefrina e le antocianine.

Un articolo scientifico in particolare (clicca qui) ha valutato l’importanza dell’integrazione della Vitamina C nell’endometriosi non come singolo micronutriente ma in relazione ad altri composti contenuti nell’alimento stesso, principio su cui si basa la nutraceutica e il lavoro di Sestre, ottenendo ottimi risultati su diversi fronti: l’infiammazione e il sostegno del sistema immunitario.