Come già sapete l’argomento a me più caro, come biologa nutrizionista, è quello della fertilità e molto spesso gli articoli che scrivo sul mio blog provengono dalla mia quotidianità in studio. Ultimamente sto visitando molte donne che hanno problemi ormonali, assenza del ciclo (amenorrea), irregolarità o ancora disturbi legati all’andamento ciclico degli ormoni.

In questa sezione, dedicata esclusivamente alla fertilità, cercherò di fornire più informazioni possibili soprattutto per le pazienti donne (e nel mio ambulatorio sono tantissime) che hanno problemi ormonali o vogliono comprendere meglio il loro corpo e la loro fertilità. Inoltre mi sono resa conto che non molte sanno come il loro corpo “lavora” in ogni fase e cercherò di renderlo il più semplice possibile (seppur molto scientifico).

Sul mio profilo Facebook (clicca qui) ho anche pubblicato un video in cui spiego come gli ormoni agiscono durante il ciclo mestruale.

Il ciclo mestruale

L’inizio del ciclo corrisponde al primo giorno di flusso mestruale vero e proprio, non le perdite o macchie marroncine, la durata del flusso mestruale varia dai 2 ai 6 giorni, mentre la durata dell’intero ciclo mestruale ha una durata che varia dai 22 ai 35 giorni, la media dovrebbe essere di circa 28 giorni, ma anche il ciclo testimonia che non siamo tutte uguali, quindi come l’alimentazione deve essere personalizzata, soprattutto se finalizzata al ripristino dell’equilibrio ormonale, cosi anche la durata del ciclo varia da persona a persona e molto spesso anche da mese a mese.

Per essere più chiara utilizzerò la durata media dei 28 giorni, lo possiamo suddividere in varie fasi se consideriamo il decorso delle ovaie oppure dell’utero ossia il ciclo ovarico o il ciclo uterino, mi spiego meglio:

Nel periodo che va dal 1 giorno al momento dell’ovulazione (il 14 giorno) ci sono due “elementi” che si trasformano e variano: le nostre ovaie e l’utero definendoli come ciclo ovarico e ciclo uterino.

Il ciclo ovarico

Il ciclo ovarico si divide in due periodi (penso che questi li conosciamo un po’ tutti) la fase follicolare e la fase luteinica ciascuna dura 14 giorni (per arrivare ad un totale di 28 giorni) e ciascuna fase ha un suo protagonista che sono rispettivamente gli estrogeni, nella fase follicolare e il progesterone, nella fase luteinica.

Il ciclo uterino

Il ciclo uterino corrisponde alle successive fasi in cui l’endometrio (ossia il cuscinetto ben irrorato di vasi in cui dovrebbe formarsi e crescere la nuova vita) si sfalda, prolifera, produce altre sostanze (il famoso muchetto ad albume d’uovo) e poi segue una fase ischemica (in cui i vasi sanguigni non lo irrorano più) e viene rigettato fuori dal nostro corpo essendo un tessuto che non ha nessuna finalità (ogni componente nel nostro corpo infatti ha una funzione nulla è lasciato al caso).

Cosa succede in ciascuna fase?

Nella fase follicolare viene selezionato il follicolo contenente l’ovocita (ossia la cellula uovo femminile) migliore a discapito degli altri (una sorta di elezione di Miss Ovocita ad opera dell’Ormone Follicolo Stimolante o FSH), con la successiva secrezione dei famosi estrogeni (prodotti non solo dalle ovaie ma anche dalle ghiandole surrenali), responsabili dei classici caratteri sessuali femminili (ossia la taglia del seno, la voce e i lineamenti femminili) ma anche dell’ispessimento dell’endometrio. Perciò durante la fase follicolare l’utero comincia a proliferare, ad ispessirsi e a preparare l’ambiente morbido e accogliente per l’embrione, si parla cosi della fase proliferativa.  Siamo cosi al giorno 8 (giorno in cui per la maggior parte delle donne il ciclo è terminato) in cui l’endometrio si prepara per la famosa ovulazione. 

Cosa succede durante l’ovulazione?

Dopo che Miss follicolo o il follicolo vincitore arriva a maturazione (tra il 10 e il 16 giorno) sotto l’azione di un altro ormone detto Ormone Luteinizzante o LH, scoppia (ecco il famoso scoppio del follicolo che porta anche a dolore in alcune donne) con cui viene liberato l’ovocita “prescelto” e l’endometrio ha spessore ideale (circa 5-6 mm) per essere soffice e accogliente, con una successiva caduta dei livelli degli estrogeni e un aumento del famoso progesterone (prodotto dal corpo luteo, ossia il vecchio follicolo che era scoppiato e che conteneva Miss Ovaio, ma anche in piccole quantità dalle ghiandole surrenali e durante la gravidanza dalla placenta).

Tuttavia il momento dell’ovulazione varia da donna a donna e varia in base alla durata del ciclo. Più corta sarà la durata del ciclo mestruale e più precoce sarà l’ovulazione. Una donna che invece non ha ovulazione, quindi cicli anovulatori, ha bassissimi livelli di progesterone oppure si possono presentare macchie marroncine (o spotting) poco dopo l’ovulazione per eventuali carenze di progesterone minacciando la possibilità di portare a termine una gravidanza (ma possono esserci anche altre motivazioni).

Se la fecondazione tra l’ovocita (la cellula uovo femminile, di cui ho parlato nel dettaglio qui) e lo spermatozoo non è avvenuta, il corpo luteo regredisce (circa al 24 giorno) e non produce più progesterone, i vasi che irroravano l’endometrio non ricevono più il flusso sanguigno (ischemia) e nuovamente si ha il ciclo mestruale.

Nei successivi articoli cercherò di parlare dei singoli ormoni: estrogeni e progesterone prodotti da un precursore noto a molti: il colesterolo, infatti se quest’ultimo non è assunto dall’alimentazione si possono avere problemi a carico della regolarità mestruale (un esempio quando si cambia stile alimentare o si segue un regime alimentare troppo restrittivo). Inoltre cercherò di spiegare anche come è possibile monitorare la propria ovulazione, quindi il proprio periodo fertile, o la propria fertilità per accorgersi se in ogni ciclo del mese è avvenuta o meno l’ovulazione (tipicamente caratterizzata dal muco ricco di zuccheri, amminoacidi e sali che servono come nutrimento per gli spermatozoi, ogni “elemento” ha un fine).