In un precedente post (sul mio profilo Facebook) vi ho parlato dell’importanza dell’indice glicemico, ma soprattutto del carico glicemico, degli alimenti e di come l’insulina e il glucosio giochino, rincorrendosi, un ruolo importante infatti le ho paragonate ad Heidi e la signorina Rottermeier.
Tuttavia ascoltando le mie pazienti, soprattutto le donne in attesa, noto quanta confusione ci sia tra la glicemia a digiuno e la curva glicemica. Quest’ultima è richiesta come analisi di routine durante la gravidanza, precisamente intorno alla 24^ e 28^ settimana di gestazione.
Molte donne entrano nel panico appena leggono la ricetta medica con indicato il test della curva glicemica o anche detta curva da carico orale, spesso mi domandono allarmate quali accorgimenti devono seguire nella loro alimentazione nella settimana precedente, o pochi giorni prima, del test e noto quanta confusione ci sia a riguardo.
Per cominciare la curva glicemica viene svolta sorseggiando lentamente, circa ogni 5 minuti (a detta delle mie pazienti è dolcissima, all’inizio è piacevole ma poi diventa un pò sgradevole), una soluzione di glucosio pari a 75 g all’interno di una soluzione acquosa.
Successivamente al paziente viene prelevato un campione di sangue ogni 30 minuti fino alle successive 2 ore, in modo da valutare il valore della glicemia (lo zucchero nel sangue) dopo 30 minuti, dopo 60 minuti, dopo 90 minuti e infine dopo 120 minuti.
Tale test valuta come il corpo reagisce all’arrivo di tanto zucchero semplice, pronto per essere immesso nel sangue, ed è qui che indirettamente si valuta anche l’azione dell’insulina (la nostra signorina Rottermeier) e di come i nostri organi rispondono alla sua azione, o se come Heide, risultano indisciplinati e sordi alle urla e ai comandi dell’insulina.
Se infatti i valori della glicemia dopo 1 ora sono al di sotto di 160 mg/dL e dopo 120 minuti sono al di sotto di 120 mg/dL ciò vuol dire che all’arrivo dello zucchero nel sangue (quindi all’aumento della glicemia nel sangue, indotta dallo sciroppo dolcissimo che stiamo sorseggiando), i nostri organi hanno risposto bene ai comandi dell’insulina aprendo l’accesso allo zucchero (il glucosio), all’interno di essi, in modo da poterlo usare come carburante per le loro funzioni.
Se al contrario questi valori sono alterati possiamo trovarci in una situazione di diabete o di diminuita tolleranza al glucosio oppure nel caso di una gravidanza, tale test ci permette di valutare se la donna sta sviluppando una condizione che può predisporre al tanto temuto diabete gestazionale, che può determinare serie implicazioni per il feto e per la mamma.
Dunque la curva glicemica è come una prova per valutare se tutto il sistema funziona bene, la nostra alimentazione nei giorni precedenti non può modificarla.
Al contrario la glicemia a digiuno (ossia il contenuto di zucchero nel nostro sangue a stomaco vuoto) è un giusto indice per valutare se la nostra alimentazione, svolta in maniera tale da non creare quei famosi picchi della glicemia (come delle vere e proprie montagne russe), non rende il nostro organismo e i nostri organi un pò più “indisciplinati” alle urla e ai comandi dell’insulina.
Nei successivi articoli cercherò di spiegare come l’alimentazione possa incidere e quanto l’insulina, coinvolta in tutto questo processo, sia fondamentale non solo per l’insorgenza di malattie metaboliche, cardiovascolari e anche a carico del nostro sistema riproduttivo e della fertilità.