In questi giorni di festa ho pensato molto a voi, alle mie pazienti, e a come sia difficile trascorrere momenti in famiglia quando ci si aspetta di allargare la propria famiglia.(perché in due siete già una famiglia!)
Allora ho deciso di pubblicare le vostre storie, sia quelle che sono già finite nella grande giara verde che quelle che ancora sono in attesa di avere un risultato.
Questa è storia di M. si è rivolta a me nel gennaio 2021 nello studio di Bologna. La sua mail con la storia clinica iniziava così
“Ho 40 anni e ho avuto 3 aborti spontanei nel giro di 4 anni”
La guardai, ma nel 2021 potevo vedere solo il suo sguardo a causa della mascherina, e pensai a quanto dolore poteva esserci anche dietro uno sguardo così raggiante e pieno di gioia, nonostante tutto.
Cercavano la gravidanza dal 2017, interrotta dopo i primi due aborti avvenuti entrambi a 6 settimane. Sembrano poche settimane ma solo chi le ha vissute può rendersi conto che non sono poche, sono ore passate a fantasticare ed immaginare un futuro che poi viene frantumato, nonostante il grande desiderio di un figlio.
Dopo l’ennesima visita dal ginecologo le era stato solo consigliato di perdere peso e controllare la sua insulino resistenza, motivo per cui si era rivolta a me.
Le stilo un piano alimentare che ha come Focus la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), la perdita del peso, la poliaboritività e l’insulino-resistenza.
Al tempo stesso però le consiglio di valutare altri aspetti che possano influire sulla poliaboritivita: la coagulazione, le infezioni e la qualità ovocitaria.
Dopo la visita con l’ematologa con cui collaboro, dalla valutazione del pannello trombofilico con le 15 mutazioni (vedi qui) si evidenziano oltre alla mutazione MTHFR anche la Mutazione in omozigosi del gene PAI-1, in eterozigosi del fibrinogeno e dell’ gene AGT. Si consiglia terapia anticoagulante adeguata. Tuttavia anche l’ematologa, come me, evidenzia indici di infiammazione per cui in accordo con il ginecologo con cui collaboro a Bologna, M. decide di fare un’isteroscopia da cui si evidenzia endometrite cronica con tessuto fibrotico che viene rimosso durante l’isteroscopia operativa.
Dopo opportuna terapia antibiotica, di coppia, e cortisonica per l’endometrite cronica a marzo 2022. Le sembra che finalmente la causa è stata evidenziata e mi dice una frase che spesso mi ritorna in mente “Non pensavo che una Biologa Nutrizionista mi aprisse tutto questo mondo”. All’inizio ci rimasi male perché mi sembrava che sminuisse la mia figura, ma in realtà mi resi conto che quella frase confermava che con il mio lavoro stavo rompendo i soliti schemi, e mediante la collaborazione e la mente aperta verso altre discipline, senza fermarmi solo al mio ambito, riuscivo ad indirizzare la coppia verso il suo obiettivo.
A luglio 2022 ripete l’endometriocoltura ma risulta positiva per Enterococcus Faecalis, per cui fa nuovamente terapia antibiotica.
Ovviamente in tutte queste terapie antibiotiche cerco di sopportarla con opportune indicazioni alimentari e probiotici che impediscano uno squilibrio, o disbiosi, del microbiota intestinale. Nel frattempo anche lui decide di rivolgersi a me per migliorare alcuni valori dello spermiogramma e il suo stile di vita.
Dopo 1 anno a marzo 2023 è incinta.
Stilo un piano alimentare per una gravidanza prudente, che non le faccia mettere molto peso ma al tempo stesso nutra entrambi. Al tempo stesso segue terapia anticoagulante.
A novembre del 2023 ricevo questo bellissimo messaggio.
In conclusione la strada non è mai semplice, il percorso è durato 2 anni e l’intervento è stato multidisciplinare.
Quante feste natalizie avrà trascorso M. con i vostri stessi pensieri e le vostre stesse ansie e angosce?
Nonostante mille peripezie adesso stringono il loro piccolo tra le loro braccia.